Lecce, 12-13 maggio 2017
Epatite C, nuove frontiere della diagnosi e novità terapeutiche. Sarà questo il focus del convegno che si terrà a Lecce, venerdì e sabato 12 e 13 maggio prossimi. ‘Epatologia: quale futuro (approccio multidisciplinare)’. È questo il titolo dell’incontro formativo destinato a medici di medicina generale, medici di medicina interna, gastroenterologi, infettivologi, e infermieri professionali, che nel week end affronteranno la tematica relativa alla gestione dell’epatite virale cronica da virus C.
“La continua evoluzione delle conoscenze nell’ambito delle epatiti virale croniche – fanno sapere gli organizzatori – specie in ambito terapeutico, spingono il medico specialista e il medico di medicina generale a un continuo aggiornamento. Nell’ambito dell’epatite virale cronica da virus C, poi, permane una continua elaborazione di linee guida sia nazionali che internazionali e, nonostante questo, le stesse linee guida non riescono a stare dietro alle continue “novità” terapeutiche. A breve saranno disponibili in Italia ulteriori nuovi farmaci che arricchiranno ulteriormente le nostre possibilità terapeutiche”.
Che incidenza hanno le epatiti in Italia?
“Le epatiti virali croniche da HBV ed HCV restano un grosso problema di sanità pubblica, nonostante il loro netto calo di incidenza. In Italia la prevalenza stimata di infezione da virus C e virus B è rispettivamente del 2-3% e dell’1,5-2%, per cui si calcola che vi siano oltre 1milione di portatori di virus C e circa 500mila di virus B. Non va poi trascurato l’ulteriore impatto determinato dai flussi migratori. Tutto questo è mitigato dagli eccezionali risultati, in termini di eradicazione, delle ‘nuove terapie’”.
Qual è l’obiettivo del convegno?
“Il convegno – proseguono gli organizzatori – cercherà di rispondere a “quale futuro per l’epatologia” alla luce dei risultati delle nuove terapie contro il virus C e della sua prossima eradicazione, e, ancora, alla luce del controllo a lungo tempo dell’infezione da virus B e della sua possibile futura eradicazione come per il virus C”.
A che punto è lo studio di queste patologie, dunque?
“L’eziologia (lo studio specifico, ndr) della cirrosi epatica alla luce di quanto detto, è destinata a cambiare e l’eziologia virale è destinata a essere sempre più sostituita da altre cause soprattutto quelle metaboliche, visto il crescente aumento di persone in sovrappeso, o francamente obese (e/o diabetiche/dislipidemiche) con il conseguente aumento d’incidenza dei pazienti del disturbo caratterizzato da un accumulo di grasso nel fegato (Nafdl). Di fatto già da ora si rileva un forte incremento dei trapianti di fegato per Nafdl ed è previsto, a breve, un sorpasso dei trapianti per cause metaboliche rispetto a quelle virali”.
Quali gli argomenti del convegno, allora?
“Verranno affrontate la diagnostica di primo e di secondo livello, laboratoristica e strumentale. Verranno discussi alcuni aspetti della cirrosi epatica, indipendentemente dall’eziologia, in particolare gli aspetti nutrizionale, l’Eps e la sua relazione con il microbiota intestinale (capitolo di interessantissime novità) e verranno affrontati alcuni aspetti della coagolazione. Ovviamente verrà affrontato il tema dell’HCC con tutte le sue variabili terapeutiche: radiologiche, loco-regionali e chirurgiche. Tutto ciò implicitamente comporta una individuazione e una stadiazione attenta della patologia epatica e questo ovviamente sarà compito sia del medico di medicina generale che del medico specialista ai quali questo convegno è rivolto”.
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